Riceviamo una lettera arrivata in redazione da un nostro lettore, per la quale hanno aderito alla sua pubblicazione diverse persone, per i contenuti che riteniamo equilibrati, pacati e non offensivi, abbiamo deciso di pubblicarne integralmente il testo,lasciando ai lettori ogni conseguente considerazione.
” Caro Direttore,
prendo spunto dall’articolo pubblicato il
13 marzo ultimo scorso -Coronavirus:”Sbracciandoci”,IMPRENDITORI in prima linea – ,anche noi ci stiamo Sbracciando, ed assieme a tante altre persone stiamo discutendo e commentando la gravissima situazione in cui ci troviamo ed abbiamo condiviso, facendoci portavoce dei nostri gruppi, di ” Reputare giusto ogni tipo e genere di divieto a salvaguardia delle diritto alla salute, così come imposto dal Governo, di stare a casa e chiudere le attività. Ma per chi da queste attività ci vive , avendogli giustamente imposto di chiuderle e di stare a casa dove deve prendere i soldi anche solo per fare la spesa?
Il Governo dice di aver previsto, stanziato, aumentato il tetto percentuale del deficit e così via, ma in concreto quando potremmo avere questi aiuti economici che sono stati stanziati ,ma soprattutto come li avremo ?
La spesa va fatta quotidianamente e tra qualche giorno, molti amici, mi dicono che non potranno comprare neppure il pane.
Chi e’ seduto al Parlamento e nei tavoli di Governo non ha questo genere di problemi economci, così come chi ogni mese prende lo stipendio (impiegati statali), ma io e tanti milioni di altre persone, che siamo imprenditori e lavoratori autonomi ,con le attività oggi a zero, cosa dobbiamo fare,( avendoci giustamente ordinato di stare casa) per non morire di fame e di angustie piuttosto che di Corona Virus”?
“Io mi sono sbracciato assieme a tante altre persone che stanno facendo la stessa cosa ma, non vorremmo arrivare a metterci a dorso nudo.”
Pistone Salvatore (Sicilia) Loris Veniero ( Lombardia), Lello Lava (Veneto), Mariangela Rastelli-“mamma di Debora Rastelli” (Piemonte), Enrico Berti (Piemonte), Mario Toscano (Puglia), Massimo Cananzi (Calabria), Rosario Vindigni (Sicilia), Daniele Randazzo (Sicilia)